mercoledì 26 febbraio 2014

Tu sei qualcun altro. Sono ancora qua.

 
I hurt myself today
To see if I still feel
I focus on the pain
The only thing that's real
The needle tears a hold
The old familiar sting
Try to kill it all away
But I remember everything

[Chorus:]
What have I become
My sweetest friend
Everyone I know goes away
In the end
And you could have it all
My empire of dirt
I will let you down
I will make you hurt

I wear this crown of thorns
Upon my liar's chair
Full of broken thoughts
I cannot repair
Beneath the stains of time
The feelings disappear
You are someone else
I am still right here

[Chorus:]
What have I become
My ssweetest friend
Everyone I know goes away
In the end
And you could have it all
My empire of dirt
I will let you down
I will make you hurt

If I could start again
A million miles away
I would keep myself
I would find a way
 
 
La musica è una grande compagnia.
Se cerco di distrarmi guardando la televisione mi riesce solo a tratti. Puoi fare zapping quanto vuoi, ma l'ansia resta. La musica invece lava via i pensieri, rilassa la mente, rigenera, da' energia.
 
full of broken thoughts,
pieno di pensieri interrotti
I cannot repair,
che non posso riparare
 
I pensieri non si possono riparare. Si può cercare però di rivolgerli altrove.
 
 
 
 

mercoledì 5 febbraio 2014

Come colonne di un tempio

Il Matrimonio – Kahlil Gibran
 
Voi siete nati insieme, e insieme starete per sempre.
Voi sarete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni.
Sì, insieme anche nella tacita memoria di Dio.
Ma vi siano spazi nella vostra unione,
e fate che i celesti venti danzino tra voi.
 
Amatevi reciprocamente, ma non fate dell’amore un laccio:
Lasciate piuttosto che vi sia un mare in moto tra le sponde delle vostre anime.
Riempa ognuno la coppa dell’altro, ma non bevete da una coppa sola.
Scambiatevi il pane, ma non mangiate dalla stessa pagnotta.
Cantate e danzate e siate gioiosi insieme, ma che ognuno di voi resti solo,
così come le corde di un liuto son sole benchè vibrino della stessa musica.

Datevi il cuore, ma l’uno non sia in custodia dell’altro.
Poichè solo la mano della Vita può contenere entrambi i cuori.
E restate uniti, benchè non troppo vicini insieme,
poichè le colonne del tempio restano tra loro distanti,
e la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.



Nude, Radiohead
Don't get any big ideas
They're not gonna happen
You paint your smile
you paint yourself white
and fill up with noise
There'll be something missing
And now that you found it
It's gone
Just when you feel it
You don't
It's gone forever

She stands stark naked
And she beckons you to bed
Don't go, you'll only want
To come back again

So don't get any big ideas
They're not gonna happen
You'll go to Hell
For what your
Dirty mind is thinking

And now that you found it
It's gone
Now that you feel it
You don't
It's gone forever

Non cercare grandi idee
tanto non si realizzeranno mai
dipingi te stesso di bianco
e ti senti bene con il rumore
ma mancherà qualcosa

appena trovi qualcosa, subito ti sfugge dalle mani
appena lo senti, un istante dopo non lo senti più
sei finito fuori binario

quindi non cercare grandi idee
tanto non si realizzeranno mai
andrai all'inferno per quello
che la tua mente sporca sta pensando


Questo post me lo ha ispirato Mariella di Doremifa-sol.
E' sempre un po' così... un post tira l'altro, come le ciliegie!

martedì 4 febbraio 2014

"...con cautela, a suon di piccole frasi reticenti"


«La certezza della mia libertà interiore, » disse lui dopo aver riflettuto «questo bene prezioso, inalterabile, e che dipende solo da me perdere o conservare. La convinzione che le passioni spinte al parossismo come capita ora finiscono poi per placarsi. Che tutto ciò che ha un inizio avrà una fine. In poche parole, che le catastrofi passano e che bisogna cercare di non andarsene prima di loro, ecco tutto.
Perciò, prima di tutto vivere: Primum vivere. Giorno per giorno. Resistere, attendere, sperare»

Suite française, Irène Némirovsky


Suite francese è purtroppo un'opera rimasta incompiuta.
Le figlie di Irène, sopravvissute alla guerra, ereditarono una valigia, il cui contenuto sarà letto e trascritto da Denise solo molti anni dopo.
Denise scrisse di aver atteso il momento giusto per mettere mano a quei manoscritti: "Lo feci solo quando i miei figli furono abbastanza grandi da reggere la vista di una madre che affrontava il suo dolore più grande".
 
Il rapporto madre-figlia è centrale nelle opere della Némirovsky.
Spesso i ritratti di donne fredde, anaffettive, disinteressate della vita dei propri figli, ossessionate dalla propria bellezza, dilaniate dal trascorrere del tempo e dai segni esteriori della decadenza fisica, vanesie e crudeli, sono al centro dei suoi romanzi.
A lei purtroppo mancò il tempo per spezzare quella catena, che a volte porta una cattiva madre a generarne altre, e per colmare "quell'abisso che divide madre e figlia, rivali di vita e di giovinezza".