giovedì 17 aprile 2014

Sensational Umbria

Amo questa terra e McCurry l'ha catturata alla perfezione.



Dal 29 marzo al 5 ottobre 2014, a Perugia  cento scatti di questo maestro della fotografia ci conducono alla scoperta dell'Umbria, del suo patrimonio artistico e culturale, dei suoi paesaggi, dei suoi borghi, dei volti dei suoi abitanti.






Castelluccio di Norcia
                     Steve McCurry - Tessitura Pardi, Giano dell'Umbria


Perugia - tessitura di Giuditta Brozzoletti


L'intreccio di ordito e trama offre infinite possibilità... mi piacerebbe la mia vita somigliasse a quest'arte delicata ed affascinante. Si gioca con i colori, con i materiali più disparati, si allena la pazienza, si sperimenta l'emozione del creare con le proprie mani, affondando le proprie dita nella tradizione, tornando con il pensiero alle proprie radici. 

Erano abili le mie mani un tempo... 

L'unico appunto che posso fare a questa mostra è per l'allestimento. Avrei preferito trovarmi di fronte, almeno in parte, a fotografie vere e non solo proiettate su schermi, che oltretutto avevano una posizione poco adatta ai miei dolori cervicali.
Lo so, sono  mentalmente anche più vecchia della mia età anagrafica, ma avrei preferito un allestimento tradizionale. Questo è lo stesso motivo per cui non leggerò mai un e-book.



http://www.sensationalumbria.eu/it/




domenica 6 aprile 2014

Già trascorso un anno...

 
Più di un anno fa mi avventurai tra le pagine dei blog, seguendo un filo aggrovigliato di pensieri e di timori. Mi persi, tante erano le immagini, i pensieri, le urgenze, le condivisioni, le esternazioni trovate. Il mondo dei blog mi aveva fino a quel momento respinto, perché vi immaginavo all'interno la causa della mia solitudine. Poi ho capito che la causa di ciò era al mio fianco e la fuga nel web era solo un pretesto.
Ma ormai avevo anche io affondato i piedi in questo mare, che credevo ostile ed ho trovato per certi versi amico.
 
Aprii questa pagina senza un disegno preciso, rispondevo solo alla necessità di capire.
Oggi queste pagine rappresentano lo sguardo fuori. Guardare sempre e solo dentro di me mi ha fatto smarrire la via.
La solitudine resta, il danno oramai è fatto. Non si torna indietro. Non si guarisce più.
Però la volontà di non fermarsi resta viva. A tratti cede, ma non ha ancora abbandonato il terreno di battaglia.
Lo sguardo fuori sono i pensieri degli altri, a volte simili ai miei in modo impressionante, altre volte totalmente divergenti, ma non per questo meno utili.
 
Un anno è trascorso. Molte cose sono cambiate da allora. Molte sono ferme, bloccate, irrisolte.
La strada è lunga e non sappiamo bene cosa ci aspetta dietro alla curva, ma si deve procedere.
Occhi aperti e cuore in ascolto.